Come smettere di sabotarti quando inizi a stare meglio

Introduzione

Quando ti senti in una fase positiva della vita – che sia per il lavoro, le relazioni, la salute o la crescita personale – è normale che emergano dei meccanismi di sabotaggio. Questi comportamenti, spesso inconscio, possono minare i progressi compiuti, facendoti sentire come se stessi riprendendo le vecchie abitudini o cadendo in schemi negativi. Comprendere perché e come accade il sabotaggio è il primo passo per contrastarlo e continuare a progredire.

1. Perché tendiamo a sabotare i nostri successi

1.1. Paura del cambiamento

Raggiungere un benessere o un successo può portare con sé l’ignoto: nuove responsabilità, aspettative e persino il timore di non saper gestire il cambiamento. Questo timore inconscio può far scattare reazioni autodistruttive che portano a ristabilire un equilibrio ormai familiare, anche se negativo.

1.2. Bassa autostima e credenze limitanti

Molte persone hanno interiorizzato l’idea che non meritino il benessere o il successo. Queste credenze limitanti possono farti pensare: "Se sto meglio, devo avere qualcosa di sbagliato" oppure "Non sono abituato a questo, quindi presto tornerà il problema". Il sabotaggio diventa così una sorta di meccanismo protettivo per confermare ciò che hai sempre creduto di te stesso.

1.3. Conflitto interno e identità

Il cambiamento può far scaturire un conflitto tra l’immagine che hai di te e quella che stai cercando di diventare. Se la tua identità è stata definita dalla sofferenza o dal fallimento, ottenere un miglioramento può essere percepito, inconsciamente, come una minaccia alla tua identità. Il sabotaggio serve, in questo caso, a mantenere una coerenza interna, anche se dannosa.

2. Come riconoscere e comprendere il sabotaggio

2.1. Osserva i tuoi pensieri e comportamenti

Tieni un diario o fai una riflessione silenziosa per identificare i momenti in cui ti senti spinto a compiere scelte autodistruttive.

Chiediti:

-Cosa stavo facendo nel momento in cui ho agito contro il mio benessere?

-Quali emozioni o pensieri erano presenti?

-Quale parte della mia storia o delle mie paure ho percepito in quel momento?

2.2. Identifica le situazioni trigger

Spesso il sabotaggio si manifesta in situazioni particolari, come di fronte a una nuova responsabilità o ad un cambiamento positivo. Riconoscere questi trigger ti permette di prepararti e adottare strategie preventive.

2.3. Riconosci le tue convinzioni limitanti

Fai un elenco delle convinzioni che potresti avere: “Non sono capace”, “Non merito di stare bene”, “Il successo porta solo problemi”. Metterle per iscritto e analizzarle può aiutarti a contrastarle con evidenze positive della tua crescita.

3. Strategie per smettere di sabotarti

3.1. Costruire una maggiore consapevolezza

Mindfulness e meditazione: Praticare la mindfulness ti permette di vivere il presente e riconoscere quando un pensiero o una emozione negativa si insinua. Questo ti aiuta a fermarti prima che il sabotaggio prenda piede.

Riflessione guidata: Dedica qualche minuto al giorno per riflettere su ciò che hai fatto bene e su come il cambiamento ti stia beneficiando. Questo rafforza la consapevolezza dei tuoi progressi.

3.2. Sostituire le convinzioni limitanti

Affronta le paure con domande potenti: Quando emerge il pensiero “Non merito questo”, chiediti: “Cosa dimostra il contrario?” o “Quali successi ho ottenuto finora?”

Autoaffermazione positiva: Crea delle affermazioni quotidiane che rinforzino il valore che hai. Ad esempio: “Merito il mio benessere”, “Ogni passo positivo mi rende più forte”, “Accolgo il cambiamento con fiducia”.

3.3. Stabilire obiettivi realistici e celebrarne i progressi

Micro-obiettivi: Invece di fissare obiettivi ambiziosi che possono sembrare irraggiungibili, suddividili in traguardi più piccoli e facilmente gestibili. Celebra ogni piccola vittoria per mantenere alta la motivazione.

Feedback positivo: Ricerca e accetta il feedback da persone fidate. Avere conferme esterne può aiutarti a contrastare i dubbi interiori.

3.4. Affidarsi alla terapia o al coaching

Supporto professionale: A volte, parlare con un terapeuta o un coach può offrirti strumenti efficaci per riconoscere e modificare quei comportamenti autodistruttivi che non riesci a gestire da solo.

Gruppi di sostegno: Condividere la propria esperienza con persone che vivono situazioni simili può aiutarti a sentirti meno solo e a trovare strategie condivise per superare il sabotaggio.

3.5. Accettare l’imperfezione

Perdona te stesso: Ricorda che nessuno è perfetto. Ogni passo, anche se accompagnato da una battuta d’arresto, è parte integrante del percorso verso un benessere duraturo. Impara a perdonarti e ad accettare le flessioni come lezioni preziose.

Conclusione

Smettere di sabotarti è un percorso che richiede pazienza, autoconsapevolezza e il coraggio di abbracciare il cambiamento. Riconoscere che i comportamenti autodistruttivi sono una forma di protezione, frutto di paure antiche e convinzioni limitanti, è fondamentale per poterli superare. Con la pratica della mindfulness, l’adozione di affermazioni positive, il supporto professionale e l’accettazione dell’imperfezione, puoi imparare a sostenere e nutrire il tuo benessere.

Ricorda: ogni progresso, anche piccolo, è un segnale che stai andando nella direzione giusta. Impara ad accogliere e a celebrare il tuo miglioramento, perché ogni passo ti avvicina sempre di più alla persona che desideri essere.

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